1933. Otto ragazze molto amiche nel corso degli anni universitari, si allontanano dopo la laurea seguendo ognuna i propri sogni. Si ritroveranno per un motivo luttuoso.

Tratto dall'omonimo romanzo di Mary McCarthy e splendidamente fotografato da Boris Kaufman, fu l'esordio per Candice Bergen e Joan Hackett. Più che l'incontro e la riconsiderazione del passato di fronte a un lutto – un tema cardine del cinema americano e affrontato di nuovo da Lumet due anni dopo con Addio, Braverman (1968) – qui l'intreccio racconta le vite separate delle protagoniste. Ma è proprio questo il suo tallone d'Achille: saltando di storia in storia, di luogo in luogo, ne risulta un film frammentario che dedica troppo poco tempo a ognuna delle protagoniste, riducendole a figurine sfuggenti e poco approfondite. Resta comunque l'ottima prova corale del cast, e una descrizione degli ambienti alto-borghesi molto dettagliata. Il film fu presentato in concorso al Festival di Berlino del 1966.
Lascia un tuo commento

Dello stesso regista

Potrebbero interessarti anche

Corsi

Sei un appassionato di cinema?
Non perderti i nostri corsi lorem ipsum dolor


Sei un’azienda, un museo o una scuola?
Abbiamo studiato per te lorem ipsum dolor

Con il tuo account puoi:

Votare i tuoi film preferiti

Commentare i film

Proporre una recensione

Acquistare i nostri corsi

Guardare i webinar gratuiti

Personalizzare la tua navigazione

Filtri - Cerca un Film

Attori
Registi
Genere
Paese
Anno
Cancella
Applica