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Bill sei grande!
When Willie Comes Marching Home
Durata
82
Formato
Regista
Arruolatosi subito dopo l'attacco a Pearl Harbor, Bill (Dan Dailey) non riesce a farsi mandare al fronte ma resta confinato in una base militare. I suoi concittadini, che prima lo acclamavano come un idolo, ora lo deridono, ma grazie a un'inattesa missione eroica in cui gli accade praticamente di tutto, riesce a riscattarsi e a diventare un eroe nazionale.
Reduce da diversi documentari di propaganda girati durante la Seconda guerra mondiale, John Ford rilegge l'argomento a cinque anni di distanza in chiave umoristica e leggermente satirica, con la parabola di un “eroe mancato” che si trasforma in “eroe per caso”. Il corpo comico dell'ormai dimenticato Dan Dailey (attore e ballerino, che combatté davvero durante la guerra) parodizza la stereotipata figura del prode soldato, tra numeri musicali e mirabolanti imprese che lo scaraventano da una parte all'altra del mondo, quando lui vorrebbe solo...dormire. Nonostante i momenti divertenti, quanto a originalità di forma e contenuti resta un episodio trascurabile nella lunga carriera del regista, nulla di più di un pur godibile prodotto artigianale. Vinse, comunque, il primo premio al Festival di Locarno.
Reduce da diversi documentari di propaganda girati durante la Seconda guerra mondiale, John Ford rilegge l'argomento a cinque anni di distanza in chiave umoristica e leggermente satirica, con la parabola di un “eroe mancato” che si trasforma in “eroe per caso”. Il corpo comico dell'ormai dimenticato Dan Dailey (attore e ballerino, che combatté davvero durante la guerra) parodizza la stereotipata figura del prode soldato, tra numeri musicali e mirabolanti imprese che lo scaraventano da una parte all'altra del mondo, quando lui vorrebbe solo...dormire. Nonostante i momenti divertenti, quanto a originalità di forma e contenuti resta un episodio trascurabile nella lunga carriera del regista, nulla di più di un pur godibile prodotto artigianale. Vinse, comunque, il primo premio al Festival di Locarno.
