Rio Bravo
Rio Grande
Durata
105
Formato
Regista
Il colonnello Kirby Yorke (John Wayne) ritrova dopo quindici anni il figlio Jeff (Claude Jarman Jr.), recluta nel forte di cui ha il comando. Arriva anche la ex moglie Kathleen (Maureen O'Hara), decisa a salvare il ragazzo dalla dura vita militare. Ma l'imminente guerra con gli Apache sconvolgerà la situazione.
Terzo episodio della “trilogia della cavalleria” di John Ford, dopo Il massacro di Fort Apache (1948) e I cavalieri del Nord Ovest (1949), come questi tratto da un racconto di James Warner Bellah. È la terza variazione dello stesso tema, dove situazioni e caratteri ritornano come in un gioco di specchi (persino i nomi dei personaggi riecheggiano quelli delle due pellicole precedenti). Qui, all'interno del micromondo militare concepito ancora una volta come luogo di rifugio e “famiglia allargata”, si innesta un nucleo familiare tradizionalmente inteso: sarà proprio la vita al forte a favorire il ricongiungimento marito-moglie-figlio e a curare le antiche ferite (legate, come in tanto cinema di Ford, al trauma della guerra tra nordisti e sudisti). Lirico, romantico, visivamente suggestivo, non esplode mai nella tragedia, ma alterna dramma e commedia, quest'ultima incarnata dal goffo sergente irlandese con il faccione di Victor McLaglen. Numerosi gli intermezzi musicali ad opera del gruppo country-western Sons of the Pioneers, tra i cui membri militava l'attore Ken Curtis, altro volto popolare della scuderia fordiana. Curiosamente, il titolo Rio Grande è stato reso nell'edizione italiana con Rio Bravo, che sarà invece la denominazione originale di Un dollaro d'onore (1959) di Howard Hawks.
Terzo episodio della “trilogia della cavalleria” di John Ford, dopo Il massacro di Fort Apache (1948) e I cavalieri del Nord Ovest (1949), come questi tratto da un racconto di James Warner Bellah. È la terza variazione dello stesso tema, dove situazioni e caratteri ritornano come in un gioco di specchi (persino i nomi dei personaggi riecheggiano quelli delle due pellicole precedenti). Qui, all'interno del micromondo militare concepito ancora una volta come luogo di rifugio e “famiglia allargata”, si innesta un nucleo familiare tradizionalmente inteso: sarà proprio la vita al forte a favorire il ricongiungimento marito-moglie-figlio e a curare le antiche ferite (legate, come in tanto cinema di Ford, al trauma della guerra tra nordisti e sudisti). Lirico, romantico, visivamente suggestivo, non esplode mai nella tragedia, ma alterna dramma e commedia, quest'ultima incarnata dal goffo sergente irlandese con il faccione di Victor McLaglen. Numerosi gli intermezzi musicali ad opera del gruppo country-western Sons of the Pioneers, tra i cui membri militava l'attore Ken Curtis, altro volto popolare della scuderia fordiana. Curiosamente, il titolo Rio Grande è stato reso nell'edizione italiana con Rio Bravo, che sarà invece la denominazione originale di Un dollaro d'onore (1959) di Howard Hawks.