I sacrificati di Bataan
They Were Expendable
Durata
135
Formato
Regista
Peripezie della Motor Torpedo Boat Squadron Three, squadra di barche motosiluranti che durante la Seconda guerra mondiale difendono le Filippine dall'invasione giapponese. Al comando, il tenente John Brickley (Robert Montgomery), affiancato dal pari grado ‘Rusty' Ryan (John Wayne). Compiranno pericolose missioni a prezzo di gravi perdite.
I venti di guerra soffiavano ancora quando venne girato questo dramma bellico tratto da un libro di William L. White e sceneggiato dallo scrittore-aviatore Frank Wead (di cui lo stesso Ford narrerà la vita in Le ali delle aquile, del 1957). Grazie al sostegno della Marina, il regista “ricostruisce” le Filippine in Florida e confeziona un'opera certamente propagandistica, dove i nemici sono invisibili e la colonna sonora immancabilmente pomposa (vi risuona The Battle Hymn of the Republic, presente praticamente in quasi ogni film di Ford). Ma, a tratti, si riesce a scavare oltre la retorica per raccontare storie di uomini comuni che, nel quadro generale di un mondo impazzito, sono pedine assolutamente “sacrificabili”. Così recita, non a caso, il titolo originale, da cui prende spunto quello di The Expendables (in italiano, I mercenari di Sylvester Stallone, 2010). C'è un lodevole intento documentaristico nella ricostruzione delle azioni; peccato per l'eccessiva lunghezza e per un Robert Montgomery un po' ingessato, inferiore per carisma a Wayne. Proprio Montgomery, nella realtà vero pilota dei motosiluranti, sostituì Ford nella regia di alcune sequenze.
I venti di guerra soffiavano ancora quando venne girato questo dramma bellico tratto da un libro di William L. White e sceneggiato dallo scrittore-aviatore Frank Wead (di cui lo stesso Ford narrerà la vita in Le ali delle aquile, del 1957). Grazie al sostegno della Marina, il regista “ricostruisce” le Filippine in Florida e confeziona un'opera certamente propagandistica, dove i nemici sono invisibili e la colonna sonora immancabilmente pomposa (vi risuona The Battle Hymn of the Republic, presente praticamente in quasi ogni film di Ford). Ma, a tratti, si riesce a scavare oltre la retorica per raccontare storie di uomini comuni che, nel quadro generale di un mondo impazzito, sono pedine assolutamente “sacrificabili”. Così recita, non a caso, il titolo originale, da cui prende spunto quello di The Expendables (in italiano, I mercenari di Sylvester Stallone, 2010). C'è un lodevole intento documentaristico nella ricostruzione delle azioni; peccato per l'eccessiva lunghezza e per un Robert Montgomery un po' ingessato, inferiore per carisma a Wayne. Proprio Montgomery, nella realtà vero pilota dei motosiluranti, sostituì Ford nella regia di alcune sequenze.