Cane randagio
Nora inu
1949
Paese
Giappone
Generi
Noir, Drammatico
Durata
122 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Akira Kurosawa
Attori
Toshirō Mifune
Takashi Shimura
Keiko Awaji
Eiko Miyoshi
Isao Kimura
Minoru Chiaki
Gen Shimizu
Tokyo. Derubato della pistola d'ordinanza, il poliziotto Murakami (Toshirō Mifune) inizia un'affannosa ricerca per individuare il ladro ed evitare spargimenti di sangue. Giovane e inesperto, l'uomo viene affiancato e aiutato dal detective Sato (Takashi Shimura): la missione è destinata a provocare pesanti conseguenze. Noir dalle ambizioni psicologiche diretto da Akira Kurosawa, anche sceneggiatore con Ryuzō Kikushima. Il regista torna nei desolati bassifondi del suo L'angelo ubriaco (1948), tratteggiando l'ossessione di un uomo in preda ai propri sensi di colpa e disposto a tutto pur di affrancarsi dalla degenerazione della violenza. Il Bene e il Male come elementi complementari, metaforizzati dal protagonista e dalla sua nemesi (il malvivente Yusa, interpretato da Isao Kimura): il regista delinea una descrizione simbolica sull'interscambio tra opposti, impegnandosi nella rappresentazione di due tematiche ricorrenti nel suo cinema: l'iter di maturazione di Murakami, che passa dall'impulsiva giovinezza alla consapevolezza dell'età adulta, e il rapporto allievo-maestro, con Sato che cerca di educare il focoso sottoposto all'arte della diplomazia. Teso, caratterizzato da un ritmo incessante e quasi ipnotico, pervaso da un'attitudine quasi metafisica, il film trova in uno stile tendente al documentario la propria forza dirompente (indimenticabile la sequenza in cui Murakami si aggira nelle desolate periferie cittadine, venendo a contatto con un'umanità ai limiti del bestiale); anche se alcune tendenze al didascalismo e un finale “ecologico” in odore di patetismo minano lievemente la struttura dell'opera. Notevole performance di Toshirō Mifune; musiche di Fumio Hayasaka, fotografia di Asakazu Nakai.
Maximal Interjector
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