La fortezza nascosta
Kakushi-toride no san-akunin
1958
Paese
Giappone
Generi
Avventura, Azione, Drammatico
Durata
139 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Akira Kurosawa
Attori
Toshirō Mifune
Misa Uehara
Minoru Chiaki
Kamatari Fujiwara
Takashi Shimura
Eiko Miyoshi
Susumu Fujita
Giappone, Medioevo. Deciso a portare in salvo la giovanissima erede al trono Yuki (Misa Uehara) e il suo tesoro dai clan nemici, il generale Rokurota Makabe (Toshirō Mifune) affida la delicata missione a due contadini, Tahei (Minoru Chiaki) e Matakishi (Kamatari Fujiwara). Le sorprese non mancheranno. Ampliando un soggetto già girato nel 1945 (Quelli che camminavano sulla coda della tigre), Akira Kurosawa realizza un notevole affresco di stampo epico-avventuroso, che fa dell'azione la sua principale ragione d'essere. Nessun approfondimento particolare delle psicologie individuali e poca voglia di puntare sulle differenze di classe, nonostante il contrasto tra la basica scaltrezza contadina e il codice d'onore dei guerrieri (tema già affrontato nel magnifico I sette samurai, 1954): il regista sembra votarsi al disimpegno e alla valorizzazione dell'immagine, con straordinarie inquadrature dei paesaggi e il dinamismo di una macchina da presa che insegue i protagonisti nelle loro (dis)avventure. Un divertissement forse a tratti un po' referenziale e gigione, ma la sceneggiatura (firmata dallo stesso Kurosawa con Shinobu Hashimoto, Hideo Oguni e Ryuzō Kikushima) è un meccanismo a orologeria e la contaminazione dei generi (dramma e commedia, farsa e tragedia) si dimostra funzionale a favorire e veicolare il clima fiabesco della pellicola. Cast in gran forma e memorabile tratteggio della figura femminile: con la sua profonda umanità, la principessa Yuki è il personaggio più strutturato, caritatevole e interessante del film. Presentato in concorso al Festival di Berlino, dove vinse il Premio FIPRESCI e l'Orso d'argento per la miglior regia. Dichiarata l'influenza su George Lucas e sulla celebre saga di Star Wars.
Maximal Interjector
Browser non supportato.