Casta diva
Durata
98
Formato
Regista
Biografia romanzata del compositore Vincenzo Bellini (Maurice Ronet), dagli studi al conservatorio, al successo della sua opera più famosa, la Norma, inizialmente fischiata dal pubblico ma poi salvata grazie all'intervento di Maddalena Fumaroli (Antonella Lualdi) che vi inserì una canzone a lei dedicata dal Bellini stesso negli anni della giovinezza.
Casta diva è il remake dell'omonimo film sempre di Carmine Gallone del 1935. Dirigendo con mano sicura e sapiente, dopo aver dedicato un'intera carriera a lavori operistici, il regista italiano confeziona al meglio anche questo prodotto, avvalendosi del technicolor e di un'ampia gamma di brani musicali scritti dal Bellini stesso. Il problema della pellicola però risiede nella sua patetica melodrammaticità, costantemente sottolineata lungo tutti i minuti e di cui non si sentiva il bisogno (soprattutto nel melenso e banale finale). Il regista sembra non accorgersene, come se fosse solo interessato alla resa delle singole scene, firmando così un'opera prolissa, decisamente fiacca e incapace di coinvolgere a dovere. Meglio recuperare l'originale del 1935.
Casta diva è il remake dell'omonimo film sempre di Carmine Gallone del 1935. Dirigendo con mano sicura e sapiente, dopo aver dedicato un'intera carriera a lavori operistici, il regista italiano confeziona al meglio anche questo prodotto, avvalendosi del technicolor e di un'ampia gamma di brani musicali scritti dal Bellini stesso. Il problema della pellicola però risiede nella sua patetica melodrammaticità, costantemente sottolineata lungo tutti i minuti e di cui non si sentiva il bisogno (soprattutto nel melenso e banale finale). Il regista sembra non accorgersene, come se fosse solo interessato alla resa delle singole scene, firmando così un'opera prolissa, decisamente fiacca e incapace di coinvolgere a dovere. Meglio recuperare l'originale del 1935.