1860
1934
Paese
Italia
Generi
Drammatico, Storico
Durata
80 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Alessandro Blasetti
Attori
Giuseppe Gulino
Aida Bellia
Totò Majorana
Gianfranco Giachetti
Mario Ferrari
Maria Denis
Vasco Creti
L'arrivo del liberatore Giuseppe Garibaldi in Sicilia è ormai imminente. Gli insorti siciliani stanno stringendo i denti per affrontare il più a lungo possibile l'esercito borbonico e il patriota Carmeliddu (Giuseppe Gulino) viene inviato a sollecitare la venuta dei Mille. Considerato da molti come una sorta di precursore del neorealismo, 1860 è un film storico sicuramente di grande impatto e capace di raccontare la realtà contemporanea in cui venne realizzato, contemporaneamente alle note vicende belliche che videro protagonista Garibaldi e la sua spedizione militare. Blasetti è bravissimo nel gestire al meglio un impianto organizzativo da kolossal e riesce a sorprendere sia grazie alla maestosità delle sequenze di massa, sia per l'intimità dei personaggi innalzati al rango di eroi. Il regista infatti opta per uno stile asciutto e umile per connotare i suoi protagonisti (ottima la scelta di assegnare la parte a perfetti sconosciuti cercati per le strade) così da ricreare un'ambientazione umile e quotidiana per sottolineare lo slancio della popolazione che si impegnò durante la rivoluzione. Sicuramente interessante e riuscita è anche la scelta di non mostrare (quasi) mai Garibaldi (ripreso con inquadrature a campo lungo e mai inquadrato nemmeno nella sequenza del suo discorso all'esercito): forse spinto dal regime fascista, il regista vuole innalzare il valore del popolo italiano e delle sue terre prima ancora che il fondamentale apporto del singolo individuo. Dinamica e ritmata, grazie anche a un uso sapiente del montaggio, resta una delle migliori opere della lunga carriera del regista. Nel 1951 uscì nuovamente in sala privato di cinque minuti rispetto alla versione originale con il titolo I Mille di Garibaldi.
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