Panni sporchi

Anno

Paese

Generi

Durata

110

Formato

Regista

In un paesino delle Marche, viene raccontato il declino di una famiglia di industriali, i Razzi, che da diversi anni producono una caramella digestiva (a base di cicoria) di grande successo. La rovina sembra imminente, e la fabbrica sta per passare nelle mani di alcuni delinquenti albanesi.



Tra i migliori film di Mario Monicelli degli anni Novanta, dimostrazione di come il regista italiano, arrivato a 84 anni, abbia ancora una verve sarcastica e sappia tirare fuori le unghie come una volta. Dopo una serie di lavori di pessima fattura (in primis Facciamo paradiso del 1995), Monicelli costruisce una commedia corale che ricorda i suoi fasti degli anni Cinquanta e Sessanta: non si tratta però di un prodotto nostalgico, ma di una pellicola perfettamente calata nella contemporaneità. La disonestà, la fame di denaro, i debiti e i pregiudizi: ingredienti di un lungometraggio ben assortito, che unisce toni grotteschi e drammatici. Un finale sorprendente mette in secondo piano alcuni difetti, a partire da una durata eccessiva e da alcune interpretazioni non all'altezza. Ultima collaborazione tra Suso Cecchi D'Amico (sceneggiatrice insieme al figlio Masolino, alla nipote Margherita e allo stesso regista) e Mario Monicelli.
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