Totò e Carolina
1955
Paese
Italia
Generi
Commedia, Drammatico
Durata
85 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Mario Monicelli
Attori
Totò
Anna Maria Ferrero
Arnoldo Foà
Maurizio Arena
Tina Pica
Nino Vingelli
L'agente Caccavallo (Totò) è costretto ad accompagnare al paese d'origine la bella Carolina (Anna Maria Ferrero), arrestata durante una retata notturna a Roma e scampata al suicidio in caserma. Riuscire a condurre la giovane sana e salva a casa potrebbe valere al protagonista una bella promozione. Totò e Carolina è conosciuto nella storia del cinema italiano come “il film dagli 82 tagli”: la censura dell'epoca si accanì come non mai sulla pellicola, ritardandone l'uscita e stravolgendone alcune parti. La prostituzione, il suicidio e la gravidanza fuori dal matrimonio sono solo alcuni dei temi trattati da un Monicelli sempre più proiettato verso il dramma. Persino i cori dei comunisti, apparsi per pochi minuti, vennero cambiati. Considerato da Totò come il suo miglior film, la pellicola (arrivata tre anni prima del fondamentale I soliti ignoti) è un prototipo di commedia all'italiana, efficace ma (ancora) troppo dipendente dal lieto fine. L'Italia conformista degli anni cinquanta è una fonte d'ispirazione evidente per gli sceneggiatori, che fanno ruotare la narrazione attorno a un poliziotto buono che cerca in tutti i modi (senza mai riuscirci) di fare il cattivo. Totò qui è bravo a non strafare e lasciare spazio agli altri interpreti (da ricordare uno spassoso duetto sui numeri del Lotto con Tina Pica): il suo agente imbranato è stato uno dei motivi dei tagli in quanto la censura non vedeva di buon occhio un tutore dell'ordine impacciato e fragile. L'aiuto regista è un giovane Gillo Pontecorvo.
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