Renata (Alida Valli) è una povera fanciulla sull'orlo del baratro. Per provare a racimolare qualche soldo, inizia a posare nuda come modella per alcuni pittori. Purtroppo, però, i pettegolezzi corrono veloci e portano la ragazza in una posizione sempre più difficile. Tutto potrebbe cambiare quando Renata incontra Giacomo (Camillo Pilotto), infelicemente sposato. Nello stesso anno in cui realizzò il deludente Primo amore (1941), il prolifico Carmine Gallone ha lavorato anche su questa pellicola drammatica tratta dal romanzo Madel in Not di Alfred Heller. Lo sceneggiatore Gherardo Gherardi trascura il potenziale della pagina scritta e trae un copione troppo frettoloso e a tratti disorientante (soprattutto nella prima parte, in cui gli episodi si susseguono senza tregua). La narrazione non scorre in maniera lineare, ma ciò che sembra interessare maggiormente a Gallone sono la cura formale della messa in scena (inappuntabile) e la resa degli attori. All'epoca il pubblico fu maggiormente attratto dal tanto chiacchierato nudo di Alida Valli (ripresa solo sino alle spalle) che dalla resa effettiva della pellicola.